Un commissario non è un poliziotto qualsiasi. Perché oltre a conoscere la legge e a farla rispettare, deve istruire i suoi uomini. Insegnargli a guardarsi le spalle. A prendere di petto un crile, senza rischi per gli altri oltre che per se stessi. E lui è così. Crede nel suo lavoro. È severo e intransigente. Un uomo d'onore. La sua giornata tipo non è mai semplice. E lui lo sa. Combatte contro la disonestà dell'amministratore di una rivista, poi cerca di sedare una lite tra coniugi ed infine si preoccupa della sorte di un bimbo abbandonato. Ma lui è anche un uomo. E come ogni uomo ha le sue debolezze... Nel suo caso non si tratta di donne o di preoccupazioni giudiziarie. Ciò che gli fa perdere il sonno, è la sua nuova auto. Il commissario, infatti, non vive in pace. Ossessionato dall'idea che qualcuno possa rubargli la sua fiammante 1100 nuova... È uno spaccato divertito dell'Italia Anni Cinquanta. Tra gli attori non protagonisti il grande Walter Chiari, scomparso a Milano il 20 dicembre 1991, all'età di sessantasette anni. Qui è al suo venticinquesimo ciak. Esordisce sul grande schermo, nel 1948, nella parte di Bruno, in Totò al Giro d'Italia.