Parigi, 2013. Damien, agente speciale della polizia esperto nell'infiltrarsi all'interno delle bande malavitose, è chiamato ad indagare sulla sparizione di un'arma per la distruzione di massa probabilmente in mano a una delle gang che comandano la Banlieue 13... Scritto e prodotto da Luc Besson, ma diretto dall’esordiente Pierre Morel, la pellicola sintetizza al meglio le caratteristiche della nuova via francese al cinema d’azione: ritmi frenetici, spettacolari performance fisiche, tentacolari e caotici sfondi urbani. Besson trae, in effetti, diretta ispirazione dai più celebri western metropolitani di John Carpenter. Se il titolo è un evidente omaggio al classico Distretto 13: le brigate della morte, il film immagina il futuro prossimo della degradata periferia parigina raccontando una corsa contro il tempo che ricalca quella di 1997: fuga da New York. Nei due ruoli principali, il poliziotto Damien e il ragazzo di strada Leïto, ci sono, non a caso, Cyril Raffaelli, abilissimo karateka, e David Belle, fondatore del parkour, sport acrobatico estremo nato proprio nella periferia di Parigi applicando al paesaggio urbano i movimenti dell’allenamento militare.