Stoccolma, giornata tiepida e luminosa, nella sede della casa editrice ‘Norstedts Förlag’ un grande tavolo da riunioni in mogano chiaro. E al centro Bjorn Borg, la leggenda del tennis mondiale. Lo svedese racconta, in esclusiva a Sky Sport, le pagine fondamentali della sua vita: le vittorie e le sconfitte, le grandi rivalità, l’addio al tennis, le svolte del privato e le volte in cui ha rischiato di morire. L’occasione per l’incontro con Borg è l’uscita, per la casa editrice ‘Rizzoli’, della versione italiana di “Battiti”, la biografia scritta con la moglie Patricia, in cui il tennista più pop di sempre si racconta, senza rimpianti né nostalgie. Una storia che Borg rivive nello speciale “La Mia Vita - Bjorn Borg”. “Chi è stato Bjorn Borg? Un buon tennista dal grande cuore” Leggenda del tennis, cinque volte vincitore di Wimbledon e sei del Roland Garros, per 109 settimane numero uno del mondo. Bjorn Borg non ha certo bisogno di presentarsi. Ma di raccontarsi, sì. C’è la prima racchetta presa in mano, ma non quella cui tutti potremmo pensare, ed è la prima sorpresa dell’intervista. Poi c’è una porta in ferro di un garage, contro cui palleggiare ossessivamente. E c’è una impugnatura, le due mani che portano il rovescio, capace di fare la storia del tennis ma ispirata da uno sport totalmente diverso. “John [McEnroe]… è solo un gioco! Puoi rilassarti?”. Vittorie, sconfitte, animali, superstizioni, rivali, amori e disamori (sportivi e non): è un Borg che non avete mai incontrato quello che viene fuori dall’intervista di Matteo Renzoni, con dentro una grande voglia di raccontarsi e rivelare qualche piccolo segreto che lo ha accompagnato per i suoi (quasi) 70 anni. Pieni di “Battiti” tutti da ascoltare. “Gli angeli custodi mi hanno protetto nella mia vita. Spero che lo facciano ancora”