La partenza di Ferri (Ettore Bassi) ha messo in crisi la caserma: tutti si chiedono chi sarà il sostituto. Bordi (Vincenzo Crocitti) avverte la Sepi (Alessia Marcuzzi) che Angelo Pivi, il detenuto in libertà vigilata, da ben due mattine non si reca in caserma per mettere la firma. L’uomo sembra sparito. I nostri interrogano la sorella Carmela, maestra elementare, con cui l’uomo vive. Si scopre che Angelo era stato condannato per pedofilia. Poche ore dopo il suo furgone viene ritrovato in fondo ad una scarpata: Pivi è morto. Sul luogo dell’incidente è rinvenuta la sua bomboletta spray per gli attacchi d’asma, vuota. Qui la Sepi rivede l'uomo conosciuto in campagna, ma ancora non sa che questi è il nuovo PM Carlo Cesari (Giorgio Borghetti). L’autopsia conferma che Pivi è morto per una crisi asmatica; la sorella Carmela in un’intervista sui giornali afferma invece che il fratello è stato ucciso. Ed accusa proprio chi lo ha arrestato: il padre di Andrea, Lorenzo Sepi (Orso Maria Guerrini). La Sepi conosce “ufficialmente” il magistrato, che le consiglia di non occuparsi del caso. Arriva in caserma Lorenzo, affermando che lo hanno sospeso dal servizio. Tra padre e figlia c’è una specie di muro. Andrea vorrebbe aiutarlo, ma l’uomo non si apre. I nostri ripercorrono la vita di Angelo. Ascoltano il professor Taglia, primario della clinica dove Pivi lavorava come infermiere, uscito pulito dalla faccenda. Risolutore è l’intervento di Pippo (Dario Vergassola), che dice di aver visto Pivi parlare con un conoscente e ne fornisce l’identikit. Si tratta di Massimo Castelli, sua figlia Arianna era stata paziente della clinica all’epoca del processo, ma l’uomo non aveva sporto denuncia né aveva partecipato al processo. Viene rintracciato e confessa di aver ucciso Pivi per vendicare la figlia. Intanto arriva in caserma la signora Riccarda che denuncia un atto di vandalismo contro le vetrine dell’agenzia immobiliare sita nello stabile di cui è portiera...