Documentario
Cronache dall'antichità
PRESENTAZIONE SERIE: Fotografie dal mondo antico, istantanee di storia che raccontano giorni o fatti particolarmente significativi, dalle Idi di Marzo all’incendio di Roma, dalla rivolta di Spartaco alla fine degli etruschi, passando per lo scontro tra Atene e Sparta. A “scattarle” è Cristoforo Gorno con le sue “Cronache dall’Antichità”, il nuovo programma di Rai Cultura. Otto puntate di “cronaca”, di fatti storici raccontati nei luoghi dove si svolsero, tra siti archeologici e beni culturali del nostro Paese, rispettando le “regole” della cronaca: il chi, il cosa, il dove, il perché e il quando di un determinato avvenimento. E come un inviato nel mondo antico, Gorno – cronista e conduttore - guida il telespettatore ora dopo ora nei luoghi dell’azione, raccontando anche il contesto in cui quell’avvenimento si è determinato. Un racconto arricchito da un esame accurato delle fonti letterarie e iconografiche, ed è scandito da dichiarazioni, frasi famose e virgolettati dei protagonisti, ed estratti dai resoconti dei contemporanei. E non mancano le mappe per permettere di ripercorrere, oggi, gli stessi passi compiuti dai protagonisti dei diversi avvenimenti. PRIMA PUNTATA: Gli avvenimenti delle famose "Idi di marzo", il 15 marzo del 44 a.C., quando Giulio Cesare imperatore venne brutalmente assassinato a Roma, di fronte alla sede del Senato di allora, localizzata dagli archeologi in un punto di piazza Argentina. In “Cronache dall’antichità”, Cristoforo Gorno propone un viaggio sui luoghi dell'azione, dove venne compiuto il più famoso regicidio della storia antica. Il dictator si lasciò convincere da Decimo Bruto a presentarsi ai senatori, nonostante i presagi avversi e i tentativi di uno schiavo, del maestro Artemidoro di Cnido e dell’aruspice Spurinna di metterlo in guardia. Stando alle fonti alle 11 Cesare uscì di casa senza scorta e percorse la Via Sacra tra due ali di folla acclamante. Arrivato nella Curia, mentre Trebonio, un congiurato, tratteneva il generale Marco Antonio con una scusa, il dictator venne circondato dai congiurati, i cesaricidi. Tullio Cimbro si gettò ai suoi piedi, come per implorarlo, tirandogli la toga: era il segnale convenuto. Publio Casca colpì Cesare con il pugnale, ferendolo: «Scelleratissimo Casca, che fai?», reagì lui, colpendolo a sua volta. Poi gli altri congiurati gli furono addosso. Quando vide brillare la lama del “suo” Marco Bruto, Cesare cadde ai piedi della statua di Pompeo, suo nemico nella guerra civile del 49 a.C....

Domande frequenti

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Cronache dall'antichità inizia alle ore 22:45

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Cronache dall'antichità va in onda il giorno 07-06-2025

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