Si scopre che le Armature d'Oro hanno raggiunto i Cavalieri di Bronzo sull'Elisio grazie all'opera di Re Nettuno, che essendo stato a suo tempo confinato dalla Dea Athena nella Giara Sacra, non puo' che intervenire indirettamente, ma comunque efficacemente. Pegasus e' allo stremo delle forze. A questo punto, gli giunge l'incoraggiamento telepatico di Lady Isabel, che lo ammonisce a considerare la vita come ultima e risolutiva risorsa della speranza. Spronato anche in nome della sorella Patricia, che nel frattempo riacquista la memoria, Pegasus si risolleva e proprio in quel momento, dai brandelli dell'armatura bronzea, rinata grazie al sangue della dea, si ricompone una splendida e potente Armatura Divina, in tutto e per tutto simile alle Kamui del grande Zeus e degli dei dell'Olimpo. Pegasus si appresta quindi a invertire le sorti dello scontro col potente Dio della Morte, Thanatos.