Ad una fermata dell’autobus un ladro tenta di scippare una donna anziana. I pochi presenti fanno finta di niente, solamente un uomo si ribella all’ingiustizia e affronta il malvivente. Con la denuncia di aggressione e l’identikit, non è difficile, per gli uomini della squadra, individuare il ladruncolo. Fin qui sembrerebbe un piccolo caso di microcriminalità, ma quando le immagini dell’episodio vengono trasmesse da una emittente televisiva locale in odore di camorra, si scopre che il protagonista del nobile gesto è anche il test chiave nel maxi processo contro un boss della ‘ndrangheta calabrese. La sua copertura e quella della moglie rischiano di saltare… Il furto in un appartamento, in cui è stato usato uno spray narcotizzante, provoca la morte di una signora di mezza età allergica all’anestetico. Il marito, poliziotto in pensione, segnala ai nostri il nome di una ditta che ha terminato da poco alcuni lavori in casa. Una serie di indizi lascia pensare che ci sia un collegamento tra gli operai della ditta e i ladri. Sciacca (Tony Sperandeo), però, non ne è convinto: il suo intuito lo porterà in tutt’altra direzione… Il vicequestore Tiziana Torre (Ines Nobili) riceve una telefonata dall’ospedale: il suo compagno è ricoverato in terapia intensiva. La donna vorrebbe tentare la via più rischiosa dell’intervento, ma suo cognato è di tutt’altro avviso. Tiziana è disarmata: l’unione di fatto con il suo uomo non le consente di decidere. Dopo sei anni di detenzione, Elena Baroni (Cecilia Dazzi) lascia il carcere per accedere al regime di libertà vigilata. Pietro (Massimo Bonetti) non ha dubbi: Elena andrà a stare a casa sua…