La storia si svolge a cavallo di un decennio, tra gli anni ‘60 e gli anni ‘70. Siamo a Latina. Le vite dei fratelli Benassi prendono, fin dalla giovane età, due strade ben diverse. Antonio, detto Accio, a soli dodici anni decide di entrare in seminario. Ben presto si accorge che la sua vita non è tra quelle mura e fa ritorno alla casa natia dove fa amicizia con un venditore ambulante e muove i primi passi nel Movimento Sociale Italiano. Manrico, da par sua, si trova un lavoro in fabbrica e si dimostra subito particolarmente sensibile alle battaglie per i diritti degli operai. Un interesse che lo porta ad abbracciare gli ideali comunisti... Buon successo di critica per questa pellicola diretta da Daniele Luchetti, ispirata al romanzo di Antonio Pennacchi (che, però, ne ha subito preso le distanze). Cinque i David di Donatello: miglior sceneggiatura, attore protagonista (Elio Germano, una vera rivelazione), attrice non protagonista (Angela Finocchiaro), montaggio, suono in presa diretta.