Insieme ad Alberto Angela saliremo tra le vette innevate del Massiccio del Monte Bianco, una vera “cattedrale gotica” della natura lunga circa 40 chilometri, quasi un mare in tempesta con onde di pietra. Entreremo anche nel cuore del massiccio, nel tunnel sotterraneo che dalla stazione della funivia di Punta Helbronner conduce al rifugio Torino e al ghiacciaio del Gigante. In un angolo isolato di Cuba, nella punta occidentale dell'isola, c'è una valle incantata, dominata da alte colline dalla forma particolare chiamate Mogotes. All'ombra di queste formazioni calcaree, nella Valle di Viñales, si coltiva la pianta simbolo dell'isola, il tabacco, da cui si ricavano i famosi puros habanos, i sigari cubani. Visiteremo una manifattura di Pinàr del Rio e vedremo da vicino come si realizzano gli iconici sigari cubani. I canali parigini sono gioielli del nostro patrimonio, che plasmano la capitale francese allo stesso modo della Torre Eiffel e del Louvre. Location suggestive per molti film o per romantiche passeggiate, queste strutture eccezionali testimoniano una ricchezza storica e tecnologica rara e spesso sconosciuta. Costruiti a partire dal 1802 su decisione di Napoleone Bonaparte, questi canali riforniscono la città di acqua potabile e facilitano il trasporto di merci e persone. Lo stretto dei Dardanelli, in Turchia, è un tratto di mare paragonabile a un museo subacqueo, con relitti risalenti alla Prima Guerra Mondiale. Una squadra di ricercatori indaga in particolare sulla corazzata francese Bouvet, che giace a 70 metri di profondità, per scoprire cosa è accaduto in quella pagina di storia in cui la flotta franco-britannica ha perso così tante navi in un solo giorno contro i Turchi. Per Passaggio alla Mostra, ammireremo a Palazzo Reale di Milano “Art Déco. Il trionfo della modernità” per celebrare il centenario della grande Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne di Parigi, l'evento che segnò l’affermazione dello “Stile 1925” o Art Déco: un gusto innovativo diffusosi in Europa nel primo dopoguerra. La mostra non solo propone una specifica attenzione alle preziose manifatture che definirono – in particolar modo in Francia e in Italia – la cifra stilistica della ‘modernità’ degli anni Venti, ma vuole anche aprire una finestra più ampia su quel periodo storico assolutamente affascinante, evocando sullo sfondo tratti della società europea.