Rubrica
Sciarada - Il circolo delle parole
Un viaggio tra le pagine e i luoghi del giornalista, scrittore e politico Ignazio Silone è quello che propone “Sciarada – Il circolo delle parole” con la puntata “Ignazio Silone. La voce del cafone”. Clarissa Montilla, Alessio Guerrini, Dario Marani, autori dello Speciale, raccontano la vita e la scrittura di Ignazio Silone, pseudonimo di Secondino Tranquilli, che nasce a Pescina dei Marsi, in Abruzzo, il primo maggio del 1900, una data involontariamente significativa per un autore che tutta la vita si è occupato dei lavoratori più umili. E’ la zona del Fucino, dove a metà Ottocento la famiglia Torlonia provvede al prosciugamento del lago. E come sottolinea Andrea Sangiovanni dell’Università di Teramo, “quando il lago viene prosciugato cambia l’ecosistema, cambiano le colture”. Da un ambiente malsano si creano campi coltivabili ma, come aggiunge il sociologo Benedetto di Pietro, “i Torlonia si appropriano di questo latifondo di quattordicimila ettari ricostruendo un sistema piramidale di vassallaggio. La piramide sociale la descrive Silone: in capo a tutto c’è Dio, poi c’è il principe Torlonia, poi ci sono i guardiani del principe Torlonia, poi ci sono i cani del principe Torlonia, poi nulla, poi nulla, poi ancora nulla e poi ci sono i cafoni. Questo è un trattato di sociologia del tempo che viene descritto da Silone in poche righe”. Il 13 gennaio 1915 un terribile terremoto rade al suolo molti paesi tra cui Pescina. Moltissimi i morti tra cui la madre: è il trauma che segna la vita di Ignazio Silone che, al momento del sisma, studente nel seminario, rimase in bilico su un cornicione per ore come testimonia il pronipote, Romolo Tranquilli. Dopo il terremoto Silone è sempre più attento alle condizioni di povertà dei contadini della Marsica. Inizia a occuparsi di politica e nel 1921 è tra i fondatori del Partito Comunista Italiano che lascia, dopo anni di impegno attivo, nel 1930. “Negli anni 30 si trasferisce in Svizzera diventa uno scrittore e un uomo” dice lo scrittore Renzo Paris, “passò alcuni mesi nella clinica di Jung per una terapia d’appoggio che gli servì a rimettersi insieme e che gli servì soprattutto per riterritorializzarsi. Attraverso l’interpretazione dei sogni lo psicoanalista lo riagganciava al Fucino e alla sua infanzia. Ed è per questo che cominciò a scrivere Fontamara e a sentirsi scrittore per la prima volta”. Fontamara, il suo capolavoro esce in lingua tedesca, a Zurigo, nel 1933. In Italia viene pubblicato soltanto nel 1947. L’u...

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Sciarada - Il circolo delle parole inizia alle ore 23:00

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Sciarada - Il circolo delle parole va in onda il giorno 28-04-2025

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