PRESENTAZIONE SERIE Il terrorismo globale nell'era post Bin Laden domina la scena di "Strike Back Project Dawn - Senza regole", la nuova serie TV, che porta il sigillo di qualità HBO, ricca di azione e avventura e forte di un budget ambizioso, degno delle migliori produzioni seriali. "Strike Back Project Dawn - Senza regole" unisce le atmosfere di 24 e Arma Letale e ha come protagonisti gli agenti Scott e Stonebridge, due anime opposte, unite nella lotta contro il terrorismo internazionale, i trafficanti di armi e nella caccia ad una spia infiltrata nella loro unità. Lo stile è avvincente, realistico nelle scene d’azione, crudo nel raccontare la violenza degli scontri, con sesso disinibito, quasi “selvaggio”, consumato dai protagonisti per alienarsi da missioni che li fanno vivere continuamente sul filo del rasoio. Al centro dei 10 episodi di "Strike Back", remake dell'omonima serie inglese del 2010 basata sul romanzo di Chris Ryan, c’è l’ex agente segreto della Delta Force Damien Scott (interpretato dal fascinoso Sullivan Stapleton, “Animal Kingdom”), arrogante, sfacciato e donnaiolo, ma anche grande conoscitore dei terroristi, capace e dotato di ottimo istinto. Scott è spesso in conflitto con l'altro protagonista, il più intransigente Sergente Michael Stonebridge (Philip Winchester , “Crusoe”). Il rapporto tra le loro due anime opposte, che simboleggiano però due facce della stessa medaglia, domina il racconto, tenuto insieme da una tenace, energica lotta contro la minaccia del terrorismo internazionale. Il vero protagonista di "Strike Back" è però assolutamente corale, ovvero la Sezione 20, unità militare d’elite di black-ops a servizio del governo britannico, specializzata in obiettivi ad alto rischio. La serie conta di 10 episodi e cinque storie originali, grintose e sexy, attraversate dalla caccia a uno spietato e molto intelligente terrorista pakistano, conosciuto con il nome di Latif. Muovendosi alla ricerca del latitante, in un crescendo di azione e di suspence, il gruppo segue il profumo del terrorismo in giro per il mondo, dall’India alla Cecenia, da Praga e Londra, fino al Sudafrica. "Ci muoviamo tra quei paesi da cui il problema proviene. Questo è ciò che la guerra globale è oggi ", ha dichiarato il produttore esecutivo e regista Dan Percival, al quale HBO ha affidato la sfida di questo remake, con l'obiettivo dichiarato di riflettere "il mondo reale come è ora". La scrittura della serie ha richiesto una lunga ricerca, in sinergia con i...