Protesa sul mediterraneo, Trapani scintilla come la prua di una nave immobile, un paradosso ancorato alla pietra, ma sempre pronto a salpare nello spazio e lungo le stratificazioni del suo tempo. Lo racconta il doc “Trapani, nave dipinta su mare di smalto”. Dal suo porto, l’Africa e l’Europa sembrano quasi equidistanti. A mostrarcelo sono le straordinarie foto del trapanese Francesco Bellina che raccontano storie di migrazione e identità. Su questi lidi sono transitati coraggiosi visionari, come Mauro Rostagno, pericolosamente innamorati della verità, lasciando un segno profondo nei cuori e nelle menti di giornalisti creativi come Marco Rizzo e Giacomo Pilati.  Il musicista Jaca ha rielaborato le sonorità locali in chiave reggae, mentre l'artista visivo Cammamoro ne ha catturato l'essenza cromatica. Del resto, anche Mario Schifano era di origine trapanese, come racconta in un’intervista rilasciata a Peppe Occhipinti, geniale storico dell’arte, anche lui nativo di Trapani. Come pure, la scrittrice Stefania Auci, autrice del best seller "I Leoni di Sicilia", la quale la descrive come una città che "non è mai opaca, nemmeno quando piove".