Il cantautore Fabrizio Moro fa il suo esordio come regista per il grande schermo, ad accompagnarlo nell’opera Alessio De Leonardis. I due, dopo aver scoperto e poi verificato la loro compatibilità attraverso la produzione di varie clip musicali hanno deciso di impegnarsi in un progetto più ambizioso: una pellicola sul pugilato e il riscatto. Con il rischio di sfidare film sacri nel mondo del cinema a tema boxe, “Ghiaccio” racconta la storia di Giorgio, un giovane pugile romano che, a cavallo del nuovo millennio, aspira a diventare un professionista nella disciplina. Tra lui e il suo sogno ormai c’è solo un incontro ma più l’obiettivo si fa vicino più iniziano a pesare le responsabilità. Fare della boxe una professione è una necessità per Giorgio, rimasto solo con la madre dopo che il padre li ha abbandonati non lasciandogli altro se non un grosso debito con la criminalità. Ad aiutare l’atleta, nell’angolo del ring, c’è Massimo, ex pugile che ha rinunciato a diventare un atleta professionista per mettere su famiglia.