Film
La città del sole
Regia: Gianni Amelio
Con: Umberto Spadaro , Giulio Brogi , Daniel Sherril
Realizzato per la RAI, Programmi sperimentali per la TV, Prresentato a Cannes alla “Quinzaine des Réalisateurs”. In Calabria, ai primi del Seicento. Con l’accusa di aver fomentato con le loro prediche alcuni tentativi di rivolta dei contadini, alcuni frati domenicani vengono imprigionati dalle autorità spagnole che dominano il Sud. Tra di loro anche Tommaso Campanella, incarcerato a Napoli per oltre vent’anni e sottoposto anche al giudizio dell’Inquisizione. In attesa del processo decide di fingere la pazzia per non finire sul rogo. Intanto la sua parola fa proseliti, grazie alla voce di un anonimo monaco (Umberto Spadaro) che spiega l'utopia di Campanella a un giovane discepolo, forse tentato di passare all'azione. “Pensavo sempre alla Calabria: Tommaso Campanella, calabrese anche lui, tentò di teorizzare agli inizi del ‘600, partendo da una realtà conflittuale, una società comunitaria dove ingiustizie e squilibri scomparissero per sempre. Era un mio sogno giovanile raccontare la sua storia. (…) Per la verità il personaggio di Campanella non c’è, l’Inquisizione è rappresentata come un fatto teatrale. Il film è più il racconto della riflessione del personaggio e della sua sconfitta, che la storia dell’organizzazione della rivolta. Ed è anche un tentativo di identificazione, di contrapposizione tra me stesso, come regista, impegnato a a raccontare una storia vera, e Tommaso Campanella che, riflettendo sulla sua vicenda, cerca di capire quello che è successo. Campanella e il suo giovane interlocutore sono due personaggi che potrebbero essere anche uno e il suo doppio: la filosofia e la storia, l’utopia e la realtà (Gianni Amelio, da un’intervista di Alberto Cattini e Gianni Aiello, 2009) “È un film costruito su delle linee – orizzontali e verticali come il persorso di un carrello o di un dolly – che non segnano mai il tragitto di un personaggio ma il distacco della camera alla ricerca din vita propria. Un film in cui la macchina presa sembra un idolo implacabile e misterioso, pronto a punire chi trasgredisce le sue leggi. Un film di un regista giocane che di quest’idolo non sa ancora liberarsi” (Gianni Amelio, dal catalogo del Filmstudio, 1975) “La città del sole, in realtà, è un film estetizzante su un rapporto che vorrebbe essere erotico, senza riuscirci. Mentre si parla della Repubblica alla Platone o alla Tommaso Moro, in realtà ci sono un ragazzo e un adulto che si guardano, il ragazzo con una vitalità e l’altro con malinconia. Addiritttura potre...

Domande frequenti

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La città del sole inizia alle ore 04:50

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La città del sole va in onda il giorno 14-06-2025

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