Il corpo di una ragazza viene ritrovato nelle acque di un canale. Nessun documento, nessun segno che possa ricondurre alla sua identità. Un giovane napoletano, riconosciuta la foto sul giornale, rivela agli uomini dell’investigativa di avere conosciuto la vittima il giorno prima. Era una giornalista argentina che doveva scrivere un articolo sulla Guerra Sùcia. Voleva far conoscere al mondo la crudeltà di un popolo distrutto dalla dittatura e, per farlo, aveva bisogno di raccogliere testimonianze di gente che ha vissuto sulla propria pelle quegli orrori. Aveva un appuntamento… Gli agenti delle volanti sono alle prese con un piccolo pregiudicato che deve scontare le ultime due settimane agli arresti domiciliari. In commissariato non arriva più il segnale della sua cavigliera elettronica. Sembrerebbe essere scappato ma, arrivati nella sua abitazione, i nostri lo trovano a casa. In pochi minuti può l’uomo avere avuto il tempo di uscire, rientrare e fingere di non essersi mai allontanato? All’interno della fabbrica di giocattoli tossici, posta sotto sequestro, i nostri trovano un enorme archivio di documenti falsi, carte di identità e passaporti che permettono ai latitanti del clan Matrone di viaggiare indisturbati per il mondo. Tra le tante foto una in particolare attira l’attenzione dei nostri, quella di Lucia Giordana (Maddalena Maggi), la supertestimone sparita nel nulla che ha collaborato alla cattura del boss Annibale Ruotolo (Joe Capalbo). Un dubbio si insinua nella mente dei nostri: che la donna sia il nuovo braccio destro di Matrone (Marco Basile)