Libera è una giudice del Tribunale di Trieste, con una difficile storia familiare alle spalle: la figlia Bianca è morta quindici anni prima, lasciandole Clara, la nipote di appena un anno. Il marito di Libera, il vicequestore Davide Moresco, è sempre stato convinto che la figlia sia morta di overdose. Libera invece si è sempre rifiutata di crederci. Separatasi dal marito, la giudice ha cresciuto la nipote come se fosse una figlia, anche grazie all’aiuto della sorella Isabella. Solo con il giudice e amico Ettore Rizzo sembra riaprirsi, per Libera, lo spiraglio per un nuovo interesse sentimentale. Un giorno, riconosce in aula l’uomo che ha intravisto insieme alla figlia il pomeriggio della sua morte, mentre le consegnava una bustina. Si convince così che sia lui, Pietro Zanon, l’assassino di Bianca; scopre, invece, non solo che Pietro potrebbe sapere chi è il vero assassino ma anche che era il suo fidanzato dell’epoca. Trova così un inaspettato alleato nella ricerca della verità sul caso della figlia.