Nel 1967, Chen Zhen, giovane studente di Pechino, viene mandato a insegnare in una tribù nomade di pastori che vive nelle zone interne della Mongolia. Ritrovatosi immerso in una realtà molto diversa da quella dalla quale proviene, Chen Zhen scopre di essere lui quello che ha molto da imparare. Colpito dal legame che la comunità di pastori ha con gli animali e in particolare con il lupo, Chen un giorno trova un cucciolo e decide di addomesticarlo. Ma l'intenso legame che si crea tra i due viene ben presto minacciato dalla decisione di un ufficiale del governo di eliminare tutti i lupi della regione.
Il percorso d’iniziazione di un giovane è il cuore della nuova pellicola di Jean-Jacques Annaud, già alla regia di “Il nome della rosa”, “Sette anni in Tibet” e "L'orso", che adatta per il grande schermo il romanzo "Il totem del lupo" di Jiang Rong, fenomeno letterario sconvolgente in Cina: uscito nel 2004, è, infatti, diventato il successo letterario più importante dopo il "Libretto rosso" di Mao.