Doppio episodio per la squadra dell'N.C.I.S.. Un aereo cargo sta trasportando le bare di alcuni soldati morti in missione. Improvvisamente ci sono dei forti scossoni, l'aereo comincia a traballare, poi il veivolo è in caduta libera. "Stiamo precipitando" urla l'equipaggio a bordo... Gibbs si sveglia nel suo letto, accanto a Shannon, la sua defunta moglie. Lui è felice e pensa a una scusa per non andare al lavoro. Lei gli chiede come potrà mai rifarsi una vita se non si decide a lasciarla andare. Gibbs si sveglia di nuovo, questa volta per davvero. E' sul divano, il telefono squilla. Dall'altra parte c'è Vance. Un aereo della marina è precipitato... Gibbs e la squadra arrivano sul luogo dello schianto. Il cargo, decollato da Kandahar, trasportava sei bare e un equipaggio composto da cinque soldati. Non ci sono sopravvissuti. Alcuni testimoni hanno visto l'esplosione. I corpi dei marines deceduti stavano tornando negli Stati Uniti per l'identificazione del DNA, prima di essere restituiti ai loro cari. Duckie sa che, ora, il processo di riconoscimento sarà ancora più difficile. Trascorrono 24 ore. I primi esami rivelano che l'aereo pare essere incappato in uno stormo. Nessun attacco, solo sfortuna. Ma le alte sfere premono per l'identificazione. Jarvis, il segretario della marina, impone tempi molto stretti a Gibbs: la squadra ha solo altre 24 ore per finire il lavoro e consegnare i corpi (o quello che ne rimane). La situazione si complica quando si scopre una discrepanza nel DNA analizzato: il corpo di Gabriela Flores, morta in un attentato a una scuola in Afghanistan, nonostante quanto affermato dal padre Joseph, non era sull'aereo...