«I difetti sono negli occhi di chi guarda, se lo guardi da un altro punto di vista diventa una forza e siccome noi siamo pieni di difetti siamo... fortissimi!» queste parole pronunciate dal personaggio interpretato da Edoardo Leo, contengono l'incipit della nuova miniserie coprodotta da Rai Fiction e Viola Film, liberamente ispirata alla serie belga "Tytgat Chocolat". La regia è firmata da Giacomo Campiotti, già dietro la macchina da presa per "Braccialetti rossi", "Preferisco il Paradiso" e "Liberi di scegliere". Protagonisti Edoardo Leo, Cristiana Capotondi, Nicole Grimaudo e Piera Degli Esposti nel ruolo di Emma. "Ognuno è perfetto", che si sviluppa in sei puntate per tre serate, racconta una storia d'amore e di diversità. Rick (interpretato da Gabriele Di Bello) ha 24 anni, la sindrome di Down e gli stessi sogni di tutti i ragazzi della sua età. Dopo anni di finti tirocini e stage fasulli, ciò che brama sopra ogni cosa è trovare un lavoro e poter, così, aiutare il padre Ivan (Edoardo Leo) che ha appena ceduto la propria attività per stare più vicino al figlio e aiutarlo nella difficile (in questo caso quasi impossibile) ricerca di un impiego. Il destino porta la sua strada a incrociare quella di Miriam (Cristiana Capotondi), proprietaria di una piccola fabbria di cioccolato che lo assume per il reparto packaging. Fortemente voluto e creato da Miriam, il reparto è intermanete affidato a un team di ragazzi disabili. Per Rick è la svolta. E insieme al lavoro arriva anche l'amore, un amore che oltrepasserà tutti gli ostacoli, fisici e geografici... NOTE DI REGIA «Raccontare questa storia è stata un’esperienza che mi ha riempito l’anima - queste le parole del regista Giacomo Campiotti - ho lavorato con questi ragazzi che sono molto speciali, rispetto a noi hanno un cuore molto aperto. Certo, sono diversi da noi, ma chissà qual è il limite delle differenze tra le persone? Io penso che la loro perfezione derivi proprio dai loro limiti, dalla loro imperfezione». «Quando la Rai mi ha proposto “Ognuno è perfetto” ho capito subito che sarebbe stato un progetto difficile e anche una bella sfida, la grande originalità di questa fiction è il gruppo di ragazzi con la sindrome di Down che hanno composto gran parte del cast. E’ una grandissima storia d’amore, anzi, in verità sono due storie d’amore, perché una è quella dei ragazzi e una, invece, è quella tra Edoardo Leo e Cristiana Capotondi, Miriam nella storia, una giovane donna che fa lavorare un gruppo di ragaz...