Cascia, fine 1300. Un drappello di cavalieri ghibellini torna da una cavalcata, da un’azione violenta contro i guelfi di un paese vicino. Passando vicino all'orto del monastero, i cavalieri vengono rimproverati per la loro baldanza da Rita Lotti (Vittoria Belvedere), una giovane ragazza bella e mora. Paolo Mancini (Martin Crewes), nascosto dietro l’elmo, avanza verso di lei apparentemente minaccioso. Il suo però non è un gesto d’odio, ma di pace. Il giovane ha salvato dalla razzia una neonata che pone tra le braccia della ragazza. Rita nota il suo anello. Durante una festa, Guido Cicchi (Adriano Pappalardo), rappresentante della fazione ghibellina, spartisce le terre conquistate. C’è presente tutta la famiglia Mancini: il vecchio Ferdinando (Dietrich Hollinderbaumer) e i figli Bernardo (Sandro Giordano), Paolo e Francesco (Mirco Petrini). Cicchi offre metà delle sue terre a Domenico Tiepoli (Alessandro Luci), amico di Paolo. Dietro il gesto c’è però uno sgarbo: Cicchi, infatti, ha rotto il fidanzamento tra la sorella di Domenico e suo figlio Ludovico (Sebastiano Colla), destinato ad una donna più ricca. La festa offre l’occasione per il secondo incontro tra Paolo e Rita. Il giovane invita la ragazza a ballare. Lei nota il suo anello, ma allo stesso tempo scopre che è il fratello dell’amica Caterina (Giorgia Bongianni). Dunque un Mancini, una delle famiglie più potente di Cascia, seconda solo ai Cicchi. Una famiglia che ha fama d’essere crudele e violenta. A Rita sembra impossibile che Paolo sia un violento: il primo gesto che gli ha visto compiere è stato quello di salvare la bimba. Quando è con lei poi, Paolo è dolce, sensibile, pieno d’attenzioni. Le famiglie non sono molto contente, ma alla fine devono cedere: i Lotti al potere dei Mancini, i Mancini alla cocciutagine di Paolo. Rita e Paolo si sposano. La loro vita di coppia sembra felice. Un giorno però, Rita viene avvicinata da una donna che le rinfaccia di essere la moglie di un assassino. Paolo le giura di no, ma Rita trova le prove inconfutabili di quella verità. La ragazza vorrebbe scappare, scomparire, si sente presa in giro, usata, ma la sua guida spirituale, la Badessa del monastero di Cascia (Lina Sastri) che la ragazza frequenta abitualmente, la invita ad affrontare la sfida che Dio ha voluto per lei. Rita è dubbiosa, ma poi Paolo le confessa il suo tormento interiore, le chiede aiuto e Rita capisce che non può lasciarlo solo, che è la sua unica speranza. Simbolo del loro ritrovato amore ...