Dopo la fallimentare presentazione dello stadio, la squadra è ancora senza un allenatore. Come se non bastasse, il Presidente è allettato in clinica dopo aver scansato un infarto improvviso. Il momento è critico in quanto si avvicina lo storico trofeo Guicciardelli, organizzato in onore della madre del Presidente, affezionatissimo all’evento. A complicare la situazione ci pensa Wang Li, il nuovo e strafottente giocatore cinese, che porta guai alla società. Preso dalla disperazione, il Presidente prova a contattare nuovamente il Mister (Maurizio Mattioli), che però li manda a quel paese, rifiutando la loro offerta di tornare al Toscana. Attorno alla squadra si crea il vuoto: è colpa di Corridoni che minaccia chiunque si azzardi ad accettare il ruolo. Se però l’attuale dirigenza accettasse la sua partecipazione come socio nella costruzione del nuovo stadio, allora l’allenatore salterebbe fuori in due minuti. Il Presidente acconsente e magicamente Achilli, che aveva inizialmente rifiutato, accetta il ruolo. Vincenzo però non è convinto e impedisce la firma del contratto, omettendolo al padre. Al torneo amichevole si presenta nel ruolo di allenatore, come aveva inizialmente proposto. È stata questa la causa dell’infarto del Presidente, ovvero l’idea che Vincenzo allenasse la squadra per il trofeo Guicciardelli. In realtà, Vincenzo sta soltanto “scaldando la panchina” per qualcun altro. Ha infatti ingaggiato come nuovo mister, Sasà Di Pascale, ovvero il giocatore che aveva sbagliato volutamente il rigore, salvando il Toscana dalla retrocessione. L’arrivo del nuovo allenatore però non salva la situazione, e la squadra perde miseramente.