L’avventura di Di Pascale come allenatore della squadra non è iniziata nel migliore dei modi. Una serie di sconfitte consecutive ha attirato l’odio furibondo dei tifosi, e i metodi e le idee rivoluzionarie del coach spaventano sia la squadra che la dirigenza. Persino Vincenzo, sicuro della sua scelta, inizia a tentennare. Corridoni, una volta conosciuto il nuovo mister, sembra essere l’unico ad aver compreso la sua genialità e incita la dirigenza a cacciarlo, prima che inizi a vincere e rovini i suoi piani. Intanto, il progetto per la costruzione del un nuovo stadio procede e Corridoni propone alla società un costruttore personalmente scelto da lui, Gambario. Di Pascale è sicuro delle sue tattiche ed è certo che il Toscana uscirà vincente dalla prossima partita. Alla fine del primo tempo, però, la prestazione della squadra è in linea con le ultime uscite: sta perdendo 2-0 in casa. La dirigenza prende una decisione drastica ma necessaria: esonera il nuovo mister nell’intervallo per sostituirlo con il suo secondo. I giocatori della squadra però, su tutti il cinese Wang Li che è diventato un fedele soldato di Di Pascale, non ci stanno e decidono di insistere con il gioco del loro allenatore. Finalmente le strambe tattiche di Di Pascale iniziano a funzionare e la squadra ribalta brillantemente il risultato. Vincenzo, l’unico a credere in Di Pascale, guarda il padre che si prende ingiustamente i suoi meriti e finalmente trova il coraggio di ribellarsi. Corre dal coach, accompagnato da Miriam, e lo convince a tornare allo stadio per godersi l’entusiasmo dei tifosi per la vittoria. Il Toscana ha vinto 6 a 2, stracciando gli avversari.